L’oleandro (Nerium Oleander) è un arbusto cespuglioso sempreverde appartenente alla famiglia delle Apocinacae. E’ ormai naturalizzato e spontaneo nelle regioni meditteranee e diffusamente coltivato a scopo ornamentale.
L’oleandro è una delle piante più tossiche che si conoscano. Tutta la pianta (foglie, corteccia, semi) è tossica per qualsiasi specie animale. Se ingerita porta a:
- bradicardia ed aumento della frequenza respiratoria
- disturbi gastrici, tra cui vomito, negli animali che sono in grado di vomitare, nausea, diarrea sanguinolenta, stomatite, dolori colici acuti, intossicazione epatica
- disturbi del sistema nervoso centrale, tra cui, assopimento, atassia e convulsioni
Responsabile di questa estrema tossicità è, insieme agli alcaloidi, l’oleandrina, un glicoside cardiotossico inibitore della pompa Na\K. L’oleandro contiene altri principi tossici, che si conservano anche dopo l’essiccamento. Dannoso è utilizzare i rami per preparare cibo alla brace perché anch’essi rilasciano le tossine.
Non necessariamente le manifestazioni della sua interazione con l’organismo si manifestano immediatamente, è infatti possibile che trascorrano molte ore (fino a un giorno), prima che ci si renda conto del danno. Sembra che la pianta originaria sia molto piu tossica delle varietà oggi diffuse, ma è sempre meglio diffidare.
La diagnosi si basa sulla storia clinica e sulla sintomatologia; le lesioni necroscopiche sono molto simili a quelle di altre intossicazioni e la diagnosi di certezza si ha solamente con degli specifici test di laboratorio eseguiti su frammenti di tessuto, in particolare fegato cuore, rene e snc.
Studi condotti hanno mostrato che l’oleandrina puo accumularsi rapidamente nel tessuto cerebrale attraversando la barriera ematoencafalica e causando importanti sintomi neurologici come severa depressione, disorientamento, incordinazione, atassia convulsioni, paresi. Questi studi hanno dimostrato come le cavie peruviane siano estremamente piu sensibili a queste molecole rispetto a ratti e topi.
Caso clinico
Blanc e Morena sono due cavie abissina e peruviana rispettivamente di circa due anni di eta. Sono alimentate prevalentemente a fieno e verdura e saltuariamente vengono lasciate pascolare nel giardino di casa sotto controllo dei proprietari in una zona recintata. Blanc pesa circa 600 grammi, mentre Morena è leggermente fuori forma e pesa quasi 1 kg. Vengono portate in urgenza al pronto soccorso dai proprietari per un sospetto blocco gastrointestinale (per eccessiva ingestione di erba dopo il pascolamento in giardino), le due cavie si presentavano piu letargiche e meno attive del solito. Al pronto soccorso vengono effettuate delle terapie per stimolare la motilita intestinale e le vengono dimesse. Il giorno dopo iniziano a manifestare una sintomatologia neurologica importante caratterizzata da tremori, atassia, tachipnea, dolorabilita intestinale acuta. Morena presenta diarrea, mentre Blanc feci formate. Visto l’improvviso coinvolgimento di entrambe si sospetta subito l’assunzione di un tossico, e la proprietaria riferisce di aver trovato una foglia di oleandro rosicchiata ai margini.
Immediatamente si inizia una terapia di supporto con fluido terapia, antiemetici e un antibiotico di supporto (metronidazolo).
Purtroppo Blanc il giorno dopo il ricovero è morta. Morena invece,aiutata probabilmente dal peso maggiore recupera rapidamente stabilita e appetito.
Nonostante il monitoraggio continuo da parte dei proprietari una piccola foglia è sfuggita. L’oleandro è veramente una pianta molto comune e bisogna fare attenzione!