La moffetta, detta anche puzzola americana è un animale originario del Nord America che appartiene all’ordine dei Mefitidi.
Caratteristiche fisiche
Le moffette sono facilmente riconoscibili dalla caratteristica banda bianca che comincia come figura triangolare sulla parte superiore della testa, si divide sul corpo correndo lungo i fianchi per poi rifondersi nuovamente vicino alla base della coda. Un’altra sottile banda bianca parte dalla fronte fino al naso. La larghezza e la lunghezza delle bande variano in base alla specie. La pelliccia più frequentemente è nera, ma può variare dal bianco candido al marrone scuro. A volte il colore presente nell’animale giovane cambia da adulto. La Moffetta comune, ha le dimensioni di un gatto domestico, con un peso variabile tra gli 0,7 e i 2,5 kg (esiste una grande variabilità di taglie).
La testa è piccola, come le orecchie, le zampette corte e una coda lunga e lanuginosa.
I piedi sono plantigradi con 5 dita. Gli artigli sono più lunghi sulle zampe anteriori per aiutarla a scavare. Il cranio è diverso da quello degli altri carnivori perché possiede soltanto un molare da ogni lato della mascella e due da ogni lato della mandibola. La formula dentaria è 3/3 1/1 3/3 di 1/2.
Possiede una vista scarsa. La moffetta può raggiungere la maturità sessuale a tre mesi di età, ma continua a crescere fino a 18– 24 mesi. La vita media in cattività è di 10-12 anni, anche se può superare i 20.
Comportamento
La caratteristica che l’ha resa nota e protagonista di molte scene esilaranti (portandola anche ad un isolamento sociale), è la capacità di spruzzare il contenuto delle sacche anali, un paio di ghiandole che si trovano ai lati dell’ano, quando si sente gravemente minacciata come strumento di difesa; Prima di utilizzare il suo getto micidiale, cerca di intimorire l’avversario inarcando la schiena e rizzando la coda, ma se questo non dovesse bastare, emette un getto di liquido che percorre circa 30 centimetri “vaporizzandosi” per i successivi 2 o 3 metri. Sono in grado di mirare e colpire con estrema precisione. Lo spruzzo spesso causa nausea e bruciore agli occhi e alle cavità nasali dell’aggressore. Lo spruzzo inoltre è usato dai maschi per comunicare con il sesso opposto durante la stagione dell’accoppiamento e per contrassegnare il loro territorio.
Le moffette sono notturne; dormono durante il giorno in tane sotterranee ed emergono al tramonto in cerca di cibo. Preferiscono usare tane di altri animali o anfratti naturali, ma se necessario utilizzano le lunghe unghie per scavarsi la tana.
Sia i maschi sia le femmine hanno un periodo d’inattività da novembre a marzo. Le femmine spesso restano nelle tane per tutto il tempo, ma i maschi di solito emergono durante le giornate temperate per alimentarsi. Nelle tane invernali si trovano in genere sei femmine con i loro piccoli. Nella tana delle femmine si trova talvolta un maschio, ma di solito i maschi vivono da soli in una loro tana.
Riproduzione
Durante il calore le femmine manifestano irrequietezza, diminuzione dell’appetito, dimagramento, aggressività. Il calore può durare 2-4 settimane. Sono monoestrali (hanno un solo calore l’anno), ma occasionalmente possono presentare un secondo ciclo estrale se la prima gravidanza non va a buon fine. Il maschio va incontro agli stessi problemi della femmina se non è sterilizzato, con la differenza che manifesta un comportamento molto più aggressivo, e per un periodo più lungo. L’accoppiamento si può verificare dalla metà di febbraio fino alla metà di marzo. La gravidanza dura 60-77 giorni. In genere nascono 5 o 6 piccoli, che sono molto immaturi, nudi, ciechi e sordi. Aprono gli occhi tra 19 e 23 giorni. Allattano per circa un mese e mezzo restando nella tana della madre. La femmina con i piccoli può diventare molto aggressiva con il proprietario.
Quando sono svezzati i giovani seguono la madre e la lasciano un anno dopo aver raggiunto la taglia adulta.
Il maschio va incontro agli stessi problemi della femmina se non è sterilizzato, con la differenza che manifesta un comportamento molto più aggressivo, e per un periodo più lungo.
Per evitare problemi comportamentali legati all’aggressività, le moffette andrebbero sterilizzate a 4-6 mesi.
Come Pet
Se abituate fin da piccole al contatto umano, le moffette possono essere molto docili. Stabilire un rapporto e un abitudine all’interazione è fondamentale anche per piccole procedure di routine come il taglio delle unghie, per evitare che diventino una tortura per tutti. Le moffette non devono essere confinate in una gabbia, altrimenti diventano aggressive e intrattabili; hanno bisogno di interagire spesso con le persone. Possono essere lasciate libere di girare per la casa perché sono molto pulite e usano istintivamente la lettiera. Attenzione a liberarle all’esterno, perche difficilmente ritornano: vanno messe in un posto sicuro, come una voliera appositamente costruita; ricordatevi che amano scavare: va anche interrata. Con molta pazienza possono essere abituate all’uso del guinzaglio, pettorina.
Le moffette possono uccidere i gattini, gli uccelli, i serpenti e altri piccoli animali da compagnia, che quindi non devono essere lasciati insieme.
Alimentazione
La moffetta in natura è onnivora, e si ciba di una grande varietà di alimenti, tra cui insetti, piccoli mammiferi, pesci, crostacei, frutta, erbe, foglie, gemme, semi, noci e carogne. La dieta varia secondo la disponibilità di cibo e della stagione.
La dieta in cattività deve essere essenzialmente vegetariana per il 90% carote, fagiolini, cetrioli, broccoli, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, peperoni, il restante 10% deve comprendere frutta, in quantità limitata per evitare fermentazioni, crocchette per cani adulti, carne. La somministrazione delle proteine animali dopo i 5 anni andrebbe molto limitata.
Se sono alimentate con un cibo ricco di proteine animali e grassi, quali le crocchette per gatti o cani, vanno incontro a gravi problemi (obesità, insufficienza renale) che ne abbrevia notevolmente la vita. In crescita potrebbero soffrire di carenze di calcio. È sufficiente spolverizzare la razione giornaliera con dell’osso di seppia.
Per i primi mesi di vita il pasto va suddiviso in più somministrazioni nell’arco della giornata, per poi passare a due somministrazioni.
Se alimentate in modo corretto, le moffette possono superare i 20 anni.
Cure
- Vaccinazione contro il cimurro: il richiamo è annuale e va fatto per tutta la vita.
- Esami delle feci periodiche, in particolare se vivono all’esterno, e trattamenti antiparassitari nel caso risultassero positive. I parassiti intestinali possono essere molto pericolosi.
- Trattamento dei parassiti esterni (pulci, zecche, pidocchi), in particolare nel caso di contatti con animali come cani e gatti.
- La prevenzione della filariosi cardiopolmonare (come i cani e i furetti),
- La sterilizzazione chirurgica (a 4-6 mesi di età),
- Controllo routinario dei denti per trattare la presenza di eventuale tartaro.
- Se non hanno la possibilità di scavare ricordatevi di tagliare loro le unghie.