L’ipertiroidismo o tireotossicosi, è una malattia che può avere diverse cause e manifestazioni. È associata ad elevati livelli plasmatici di Tiroxina (T4) e triiodotironina (T3). Nell’uomo nella maggior parte dei casi l’ipertiroidismo è dovuto ad un disordine autoimmune.
Per cercare di capire meglio come funziona la tiroide è fondamentale capire il meccanismo che è alla base della produzione degli ormoni tiroidei.
L’attività della tiroide è controllata dall’asse ipotalamo, ipofisi tiroide.
- L’ipotalamo produce un ormone che stimola la produzione di un altro ormone da parte dell’ipofisi. L’ormone Ipotalamico è L’ormone di rilascio della tireotropina o TRH.
- L’ormone dell’ipofisi è la Tireotropina o TSH che stimola la tiroide a produrre gli ormoni tiroidei.
- Gli ormoni tiroidei sono il T4 e il T3, la loro produzione viene controllata dalla loro secrezione a livello plasmatico. Se bassa l’ipotalamo viene stimolato a produrre TRH, se alta avviene il contrario: ovviamente se tutto funziona.
Nell’ipertiroidismo è la Tiroide che non funziona correttamente e aumenta la produzione di ormoni Tiroidei. In alcuni casi, descritti nell’uomo, è l’ipofisi che produce un eccesso di TSH che stimola a sua volta l’attività della tiroide; in questo caso si parla di Ipertiroidismo secondario.
L’ipertiroidismo è un’evenienza molto comune nel gatto, più raro nel cane che invece tende a soffrire, in particolare alcune razze, di ipotiroidismo; tra gli animali esotici è stato descritto negli uccelli, nell’iguana e nel geco. Questa patologia è relativamente frequente nella cavia, probabilmente sotto diagnosticata. Può essere conseguente a
- un’iperplasia della ghiandola (un aumento delle dimensioni e della sua attività)
- ad un adenoma (neoplasia benigna)
- a un carcinoma (forma maligna)
Sembra interessare soggetti senza una predisposizione di sesso, generalmente sopra i tre anni di età. I sintomi clinici sono variabili ma abbastanza caratteristici
- Iperestesia: ipersensibilità sensoriale ai normali stimoli esterni causata da un anormale eccitazione nervosa
- Iperattività
- Polifagia con riduzione ponderale
- Gozzo (palpazione di un rigonfiamento nella regione del collo\mento)
- Diarrea, o produzione di feci morbide
- Poliuria
- Polidipsia
- Alopecia
- Tachicardia (sintomo di difficile riscontro)
Diagnosi:
La diagnosi di certezza di questa malattia non è sempre agevole; ci sono diversi step che si possono eseguire
- Esame ecografico della parte (nel momento in cui durante la visita clinica si percepisce una tumefazione nella regione ventrale del collo) con possibilità di eseguire un esame citologico per evidenziare il tipo di problematica sottostante.
- Misurazione degli ormoni tiroidei: può essere un problema per diversi motivi
- quantità di sangue necessaria (gli animali spesso sono di piccole dimensioni), e necessità di ripetere più misurazioni per essere sicuri del valore ottenuto
- non sempre l’ipertiroidismo causa un aumento degli ormoni tiroidei totali
- l’aumento o la riduzione degli ormoni tiroidei possono essere provocati anche da altre cause: lo stress nella cavia induce una riduzione degli ormoni tiroidei; la carenza della vitamina C sembra indurre un aumento dell’attività della tiroide
- La concomitante presenza di altre patologie che provocano una riduzione ormonale può mascherare i valori della tiroide
- Tac e risonanza magnetica: metodologie più dispendiose
In presenza di sintomi clinici indicativi di problemi a carico della tiroide, sarebbe fondamentale escludere altre patologie che possono dare una sintomatologia sovrapponibile, prima di addentrarsi nell’iter per diagnosticare un ipertiroidismo. La presenza di tumefazioni nella regione del collo, può essere anche indicativo di ingrossamento linfonodale, come nel caso del linfoma, o di masse ascessuali. L’alopecia, può essere legata ad altri problemi ormonali o parassitari. Escludere problemi metabolici, dentali in caso di dimagramento, anche se generalmente il dimagramento legato ai problemi di tiroide è associato a polifagia.
La terapia è volta alla riduzione dei livelli ormonali; esistono dei farmaci, utilizzati anche nel gatto che possono essere somministrati. In caso di forme neoplastiche maligne si può valutare la chirurgia con integrazione poi degli ormoni tiroidei in caso di rimozione totale della ghiandola. La radioterapia non sempre è consigliata per via delle ridotte dimensioni e dei rischi di danno ai tessuti vicini.
Fatevi sempre consigliare dal vostro veterinario: ovviamente fondamentale sarà arrivare ad una diagnosi per scegliere la terapia più corretta in funzione poi anche del tipo di problema, iperplasia, vs adenoma vs adenocarcinoma.