Tassonomia
Classe: Reptilia
Ordine: Squamata
Subordine: Ophidia
Famiglia: Pythonidae
Genere: Python
Specie: Python regius
Nome comune: Pitone reale, Ball python (USA), Royal python (Europa)
Molto amato e diffuso, è considerato, per la sua indole docile, un rettile adatto ai principianti. E’ uno dei serpenti più timidi e mansueti in assoluto. Si spaventa facilmente e, se impaurito, tende dapprima a nascondere il capo sotto il corpo, per poi arrotolarsi su se stesso formando una palla. Non a caso, in America, il nome comune di Python regius non è Ball python.
Solitamente si lascia maneggiare con tranquillità, ma alcuni esemplari (per i più baby di recente acquisto), possono soffiare o mordere se infastiditi.
L’aspettativa di vita va dai 20 ai 30 anni (è quasi per sempre come un diamante).
Origine e comportamento in natura
Il pitone reale (Python Regius) vive nelle praterie dell’Africa occidentale e centrale, dal Gambia fino al sud del Sudan, al Congo e fino al Gabon. E’ il più piccolo rappresentante del genere Python.
Essendo un animale prettamente terricolo e notturno, trascorre le sue giornate nascosto in tane sotterranee dove le temperature sono costanti tutto il giorno, attivandosi al crepuscolo per uscire o cacciare le sue prede. I giovani mostrano un’indole più curiosa e non è difficile ritrovarli anche arrampicati tra i rami degli alberi (questi atteggiamenti arrampicatori si possono riscontrare anche in terrario nei baby). Gli adulti sono terricoli.
Sono più attivi nel corso della stagione delle piogge. Si nutrono di piccoli mammiferi, quali roditori e pipistrelli, e di uccelli. I pitoni sono cacciatori: catturano la propria preda di sorpresa uccidendola per strangolamento. Richiudono le proprie spire a ogni inspirazione, soffocandola. Come tutti i serpenti, il pitone reale presenta le due emimandibole mobili; può dunque inghiottire prede molto grandi intere. Non è un serpente molto grande e quindi ha parecchi predatori allo stato selvaggio: il leopardo, la iena, i varani, le civette e altri uccelli rapaci sono solo alcuni esempi.
In natura il pitone reale smette di alimentarsi in inverno, quando la temperatura notturna scende sotto i 22°C circa. Anche in cattività quest’atteggiamento può presentarsi: è assolutamente fisiologico che rimangano a digiuno anche per lunghi periodi. Se il digiuno supera i 7\8 mesi, è bene farlo controllare, anche se andrebbe sempre valutato in base allo stato di salute generale, alla tonicità muscolare e allo stato d’idratazione del soggetto.
Morfologia
La sua lunghezza media varia dai 130 ai 150 cm. In alcuni casi possono raggiungere i 190 cm. Ha un corpo leggermente tozzo e massiccio e la testa ben distinta da quest’ultimo grazie al collo sottile. E’ dotato di speroni pericloacali, residuo embrionale degli arti inferiori perduti durante l’evoluzione, e una coda piuttosto corta. Osservando la testa si possono facilmente notare le fossette termorecettrici (poste sul muso e ai lati della bocca), organi sensoriali che sono utilissimi nella caccia e che permettono al pitone di percepire le prede attraverso il calore che emanano; gli occhi hanno una pupilla verticale tipica degli animali notturni. Nella colorazione ancestrale presenta uno sfondo che varia dal nocciola chiaro al marrone scuro ed un pattern nero che attraversa il dorso del serpente e scende lungo i fianchi con delle bande di spessore variabile.
La testa è scura e bordata da due linee gialle, il ventre è invece di colore bianco con numerose macchie nere concentrate sui lati. L’occhio è nero o marrone scuro.
I pitoni reali raggiungono la maturità sessuale a 2-4 anni. La stagione riproduttiva va da novembre ad aprile. Sono deposte 4-8 uova, che la femmina cova avvolgendole tra le spire. La schiusa richiede 70-85 giorni.
Distinzione dei sessi
Una volta raggiunta una dimensione sufficiente (e questo dipende oltre che dall’età del soggetto anche dallo stato e dal tipo di alimentazione) ci sono due tecniche efficaci per distinguere il sesso del pitone:
- Il popping, ovvero l’estroflessione degli emipeni, esercitando una lieve pressione alla base della cloaca verso la coda. Nei maschi (se la procedura è effettuata correttamente) gli organi sessuali escono dalla cloaca, mentre nelle femmine no.
- L’utilizzo della sonda che deve essere inserita nella regione pericloacale, verso la coda nelle due sacche, che sono più profonde nel maschio (quindi la sonda entrerà di più), rispetto alla femmina.
Il terrario
Il pitone va alloggiato in un terrario a prova di fuga, con le pareti lisce, facili da pulire e disinfettare; i materiali più usati sono il vetro, il plexiglas, la plastica e la fibra di vetro. La teca deve essere sufficientemente ampia da permettere al rettile di fare una certa attività.
All’interno del terrario vanno collocati dei nascondigli, ad esempio vasi di coccio o scatole con un’apertura o cortecce d’albero. I nascondigli sono indispensabili per il benessere di questo rettile tanto timido perché gli forniscono un senso di sicurezza e riducono lo stress.
Si deve evitare di lasciare il rettile libero di girare per casa perché ciò lo espone a numerosi pericoli, a condizioni ambientali inadeguate e perché non è una buona pratica igienica.
Temperatura, umidità e illuminazione
La temperatura diurna deve essere di 27-32 °C, con una riduzione notturna di alcuni gradi. Non è necessaria la presenza di un “punto caldo” localizzato.
La temperatura va controllata con l’uso di termometri e termostati. Se la temperatura è troppo elevata, il serpente può morire in pochi minuti per ipertermia. Temperature troppo basse non permettono al rettile di sostenere le attività metaboliche, come la digestione, e la funzionalità del sistema immunitario, causando anoressia e malattie.
Il terrario può essere riscaldato tramite lampade oppure con materassini riscaldanti. La cosa fondamentale è che la fonte di calore sia posta all’esterno del terrario, in modo che il rettile non ne possa venire a contatto evitando così possibili ustioni. L’umidità è un altro fattore essenziale per la sua salute; il pitone reale va mantenuto a un’umidità del 50-70%. In condizioni di umidità troppo bassa il serpente è soggetto a disidratazione (che danneggia la funzione renale) e a problemi di muta. Se l’umidità è troppo alta, si possono verificare macerazioni e infezioni della cute per proliferazione batterica. Nel terrario ci deve essere un buon ricambio d’aria, che può essere garantito posizionando delle griglie di ventilazione.
Il serpente deve essere fotoperiodo di 14 ore di luce in estate, 10 ore di luce in inverno, 12 ore di luce in primavera e autunno. Condizioni di fotoperiodo innaturale (ad esempio un’illuminazione continua anche di notte) causa uno stress eccessivo, con effetti negativi sullo stato di salute. Il pitone reale non ha bisogno di raggi UVB; per l’illuminazione è sufficiente una lampada fluorescente da terrario o anche una semplice lampadina per illuminazione.
Substrato
Il tipo di materiale più economico e facile da sostituire è rappresentato dalla carta; non è un materiale molto estetico ma ha il vantaggio di essere più igienico. Materiali con proprietà analoghe sono rappresentati da pezzi di moquette o di erba finta, molto facili da sostituire con pezzi puliti e che dopo lavaggio e disinfezione possono essere riutilizzati. Con la segatura o i trucioli è più difficile ottenere uno stato di pulizia adeguato; inoltre questi materiali assorbono l’umidità, e sono controindicati nei serpenti molto giovani perché possono causare disidratazione.
Il terriccio permette di allestire un terrario dall’aspetto più naturale, ma è scomodo da sostituire e può trasmettere batteri e parassiti. Lo stesso difetto lo presenta il tutolo di mais, che inoltre tende ad ammuffire rapidamente con l’elevata umidità e va quindi sostituito, almeno parzialmente, ogni volta che il serpente sporca o spande dell’acqua. Corteccia, fibra di noce di cocco e materiali simili sono scarsamente assorbenti e se ingeriti accidentalmente sono pericolosi.
Alimentazione
I serpenti dovrebbero essere abituati ad accettare esclusivamente prede morte, non solo per motivi etici, ma anche perché i roditori vivi possono rappresentare un serio pericolo per il rettile.
L’alimento è in genere costituito da topi o ratti, secondo la taglia del serpente. Alcuni pitoni preferiscono gerbilli o criceti. La preda deve essere messa a disposizione di sera o di notte. Nel caso di una preda viva, se il pitone non mostra interesse va rimossa entro 15 minuti, e comunque non va mai lasciata nel terrario senza supervisione. Le prede offerte devono essere loro volta alimentate correttamente in modo da non provocare carenze nel rettile.
Prima di introdurre un nuovo animale
I serpenti possono essere portatori di molte malattie e infestazioni parassitarie facilmente trasmissibili ad altri soggetti. Quando si acquista un nuovo rettile è di fondamentale importanza non solo sottoporlo subito ad un’accurata visita veterinaria, ma tenerlo completamente isolato da altri serpenti che già si possiedono, instaurando un periodo di quarantena più lungo possibile. Durante la quarantena il serpente va alloggiato in una stanza diversa da quella che ospita gli altri terrari e dopo averlo accudito, ci si deve lavare le mani con cura prima di occuparsi degli altri rettili.
Legislazione
Il pitone reale è elencato in Appendice II CITES. Al momento dell’acquisto, oltre alla ricevuta il venditore deve rilasciare un documento in cui sono riportati gli estremi del documento CITES.