Il torace del furetto è di forma allungata e il cuore si trova in posizione relativamente caudale, tra la sesta e l’ottava costa. La zona di auscultazione cardiaca è, quindi, localizzata tra la sesta e l’ottava costa, molto più caudalmente che nel cane e nel gatto. La frequenza cardiaca è di 180 – 250 btt/min; l’elevata frequenza cardiaca fa si che sia difficile riuscire individuare con certezza la presenza di anomalie cardiache solamente attraverso l’auscultazione e la visita clinica rendendo necessario l’utilizzo di indagini diagnostiche più approfondite.
I problemi cardiaci sono relativamente frequenti nel furetto di mezza età e anziano e sono dimostrate, per lo più, patologie acquisite (non presenti alla nascita ma che si sviluppano con l’avanzare dell’età per il “deterioramento”delle strutture anatomiche). In numerosi casi si associa spesso una patologia concomitante, per esempio malattia surrenalica, insulinoma o linfoma. La cardiomiopatia dilatativa è la patologia cardiaca più diffusa nel furetto, il quale è anche soggetto a contrarre la filariosi cardiopolmonare. Quest’ultima è l’unica contro la quale noi possiamo avere un controllo attraverso la prevenzione: TRATTATE I VOSTRI ANIMALI.
Sintomi in presenza di malattia cardiaca
I soggetti con una cardiopatia compensata possono essere asintomatici e il rilevamento del problema può essere occasionale. Quando presenti, i sintomi e i segni clinici delle patologie cardiache non differiscono dagli stessi presentati da cane e gatto affetti da cardiopatie,ed è facile riscontrare:
- Dispnea, difficoltà respiratoria
- Tachipnea, aumento della frequenza respiratoria
- Tosse
- Riluttanza allo sforzo fisico
- Ascite, presenza di liquido in addome che determina un gonfiore dello stesso
Tuttavia non è raro che si possano manifestare segni aspecifici (comuni anche ad altre patologie) come
- Letargia
- Anoressia
- Perdita di peso
- Debolezza degli arti posteriori
Diagnosi
La diagnosi è raggiunta integrando le informazioni ottenute dalla visita clinica con esami più specifici come
- Esami ematochimici: l’alterazione di alcuni parametri può indicare problemi a carico del muscolo cardiaco
- Radiografie del torace: possono mostrare un ingrandimento del cuore più o meno importante
- Elettrocardiogramma
- Misurazione della pressione sistemica
- Ecocardiografia: rappresenta l’esame di elezione
Principali cardiopatie
Cardiomiopatia dilatativa
E’ la cardiopatia più diffusa nel furetto e la sua causa è sconosciuta. Si suppone possa avere come causa predisponente una carenza di taurina, infatti sembra esserci una minor incidenza da quando gli alimenti confezionati sono stati integrati con taurina anche se questa tesi non sembra essere stata dimostrata. Attenzione a chi somministra le diete casalinghe che devono sempre essere ben bilanciate (meglio se vi affidate a un nutrizionista esperto). E’ stata ipotizzata anche una componente congenita (origine idiopatica), infiammatoria o immunitaria. Sono più soggetti i furetti maschi sopra i tre anni. E’ caratterizzata da una ridotta capacità contrattile del muscolo cardiaco con conseguente dilatazione degli atri e dei ventricoli e possibile incompleta chiusura delle valvole che separano gli atri dai ventricoli. I segni e sintomi clinici possono essere:
- Anoressia
- Letargia
- Abbattimento
- Debolezza del treno posteriore
- Pallore\cianosi delle mucose
- Dispnea
- Tachipnea
- Tachicardia
- Soffio cardiaco
- Dilatazione dell’addome (ascite) epato e splenomegalia
Questa patologia di solito evolve lentamente, fino alla comparsa improvvisa di dispnea. In funzione della sintomatologia e della gravità è possibile dividere la terapia in terapia di stabilizzazione e terapia di mantenimento. E’ consigliabile eseguire un esame ecocardiografico dopo i tre anni di età per intervenire il prima possibile aiutando il muscolo cardiaco prima che scompensi.
Cardiomiopatia ipertrofica
Riconosce una causa idiopatica (non conosciuta) e mentre nelle altre specie è secondaria ad altre patologie come l’ipertiroidismo e l’ipertensione, nel furetto questo non è dimostrato. E’ caratterizzata da un abnorme ispessimento della parete ventricolare e del setto interventricolare che provoca ostruzione dell’efflusso ventricolare, inadeguato riempimento ventricolare, disfunzione diastolica e conseguente sovraccarico atriale. I sintomi sono di solito poco evidenti e spesso la miocardiopatia dilatativa conduce a morte improvvisa. Qualora si presentino sintomi, essi possono essere:
- Abbattimento
- Dispnea
- Tachicardia
Valvulopatie
Queste cardiopatie possono insorgere all’età di 4-5 anni, sono acquisite. I sintomi sono variabili, di solito poco evidenti e proporzionali alla gravità. All’auscultazione si avverte costantemente un soffio cardiaco, di solito nella regione sinistra. L’ecocardiografia mostra un ispessimento dei lembi della valvola mitralica o della tricuspide (le due valvole che separano gli atri dai ventricoli). Queste strutture non sono più in grado di svolgere la loro funzione che regola e direziona il flusso di sangue tra le camere cardiache.
Filariosi cardiopolmonare
I furetti sono sensibili all’infestazione da Dirofilaria immitis e a causa della piccola taglia dell’animale la presenza di una sola filaria adulta nel cuore può essere fatale. I vermi adulti si possono localizzare nel ventricolo destro, nella vena cava craniale e nell’arteria polmonare principale. La zanzara infetta, col pasto di sangue, inietta le microfilarie nella circolazione venosa, le forme adulte si localizzano poi a livello cardiaco.
La diagnosi è basata sulla visita clinica (mancata somministrazione della terapia preventiva), sull’esame radiografico, ecocardiografico e sulla ricerca degli antigeni circolanti. Clinicamente il soggetto può manifestare abbattimento, tosse, dispnea e ascite. Radiograficamente si evidenzia ingrandimento del profilo cardiaco ed effusione pleurica. Con L’ecocardiografia è possibile evidenziare i parassiti nell’atrio destro, nel ventricolo destro e nell’arteria polmonare, oltre che ai segni secondari legati alla difficoltà cardiaca. I test di diagnosi rapida per la ricerca antigenica utilizzati nel cane, possono essere utilizzati anche nel furetto ma, è possibile avere dei falsi negativi per la minore risposta immunitaria. A causa del numero solitamente esiguo di parassiti adulti, anche la ricerca delle microfilarie circolanti di norma da esito negativo. La prognosi è solitamente infausta e il furetto difficilmente sopporta la terapia perché le complicanze tromboemboliche sono frequenti.
Nelle aree endemiche, la prevenzione può essere fatta con la somministrazione mensile di: ivermectina per via orale; milbemicina ossima; selamectina, oppure moxidectina.
Cardiopatie congenite come stenosi aortica e difetto del setto interventricolare sono possibili ma poco frequenti. Alterazioni del ritmo e della frequenza cardiaca possono insorgere secondariamente a patologie metaboliche come insulinomi, insufficienza epatica, feocromocitomi (particolare forma neoplastica delle ghiandole surrenali) o ipoadrenocorticismo secondario a surrenalectomia. Anche le miocarditi sono state segnalate nel furetto e possono essere causate da patologie virali, batteriche, parassitarie o autoimmunitarie e sono caratterizzate da infiltrazione miocardica di cellule infiammatorie che provocano l’insorgenza di aritmie e talvolta la sostituzione del tessuto miocardico con tessuto fibroso.
COME SEMPRE FATE PREVENZIONE: RICHIEDETE UN CONTROLLO CARDIOLOGICO APPROFONDITO