Le cavie sono animali delicati, possono avere svariate patologie, prevalentemente legate a
- Problemi dentali
- Patologie intestinali
- Disturbi respiratori (dovuti al tipo di ambiente in cui normalmente sono tenute e all’inalazione di sostanze irritanti come la loro stessa urina). Cavie tenute in un ambiente esterno sviluppano meno patologie respiratorie e in genere meno patologie rispetto a cavie che vivono in ambienti chiusi
- Patologie parassitarie
- Patologie dell’apparato urinario, in particolare calcoli.
- Patologie dell’apparato riproduttore, in particolare nelle femmine le cisti ovariche
Grazie all’aumento delle cure che sono dedicate a questi animali, si è visto un aumento delle aspettative di vita e questo ha portato inevitabilmente alla comparsa di altre patologie legate non solo all’età ma anche all’insorgenza di forme neoplastiche che prima non avevano il tempo di manifestarsi o semplicemente non venivano prese in considerazione.
Patologia relativamente comune (o più comune di quello che sembra) nelle cavie domestiche con possibilità di manifestarsi in modo diverso è il linfoma. Il linfoma è una forma tumorale che colpisce i linfonodi e che può avere coinvolgimento anche di organi interni come il fegato e la milza. Alcune forme di linfoma possono interessare la cute e potenzialmente tutti gli organi possono essere interessati. In letteratura sono descritti casi di cavie portate in primis per interessamento oculare (arrossamento della congiuntiva, esoftalmo) che poi si sono dimostrati forme di linfoma multicentrico. Nel caso clinico di cui parleremo gli organi colpiti erano molteplici.
Il protagonista sfortunato della nostra storia è una cavia skinny (cavia nuda) di circa 5 anni. Viene portato in visita per la presenza di una grossa massa sotto il mento fluttuante, comparsa da un paio di giorni a rapida crescita. Vista la predisposizione di questi animali a sviluppare ascessi di origine dentale il primo pensiero è sempre quello…ma alla visita clinica appare subito chiaro che non si tratta assolutamente di un problema dentale bensì di un ingrossamento bilaterale dei linfonodi mandibolari. L’esame obiettivo ha mostrato anche una leggera esoftalmia dell’occhio di sinistra con procidenza della terza palpebra molto arrossata.
Per confermare la diagnosi si esegue una citologia dal linfonodo e viene effettuata anche una ecografia addominale per valutare il coinvolgimento degli organi interni. L’ecografia evidenzia una linfadenopatia generalizzata e i linfonodi presentano il tipico aspetto rotondeggiante e ipoecogeno caratteristico del linfoma. Sia la milza, sia il fegato appaiono molto aumentati di volume e alterati nella loro eco struttura. L’esame citologico dei linfonodi conferma il sospetto diagnostico
Purtroppo i protocolli chemioterapici non sono ancora standardizzati per questo tipo di animali. E’ riportato anche l’utilizzo della radioterapia, con risultati parziali. Per il momento abbiamo iniziato una terapia, sperando in una riduzione del volume dei linfonodi.