Classificazione
- Tipo: chordata
- Sottotipo: vertebrata
- Classe: reptilia
- Ordine: squamata
- Sottordine: sauria
- Famiglia: chamaleonidae
Esistono due sottofamiglie principali
Sottofamiglia Chamaeleoniae
- Bradypodion – 25 specie nel sud-est africano
- Calumma – 31 specie in Madagascar
- Chamaeleo – 14 specie in Europa, Africa e Asia
- Furcifer – 22 specie in Madagascar e nelle Comoras
- Kinyongia – 18 specie nell’Africa sub-saharina
- Nadzikambia – 2 specie in Mozambico e Malawi
- Archaius – 1 specie nelle isole Seychelles
- Triceros – 5 specie in Africa tropicale
Sottofamiglia Brookesiinae (camaleonti nani)
- Brookesia – 30 specie in Madagascar
- Rhampholeon – 18 specie in Africa orientale
- Rieppeleon – 3 specie in Africa orientale
- Palleon – 2 specie in Madagascar
In natura ci sono almeno 150 specie di camaleonti riconosciute, che variano per colore, aspetto e dimensioni. Alcuni sono talmente piccoli da trovare grande la superficie ungueale umana (Brookesia micra, che da adulto raggiunge al massimo i 3 cm di lunghezza). Sono animali molto difficili da tenere in cattività perche difficile è ricreare un habitat ideale. Informatevi bene prima di acquistarne uno in modo da essere preparati il più possibile.
I camaleonti sono dei sauri con caratteristiche molto specializzate e peculiari che difficilmente si trovano in altri animali e che contribuiscono a renderli unici nel loro genere e affascinanti nel loro aspetto
- Piedi zigodattili: si tratta di un adattamento delle dita delle zampe per facilitare la presa sui rami degli alberi (adattamento proprio anche di alcuni uccelli). Le dita sono disposte in coppie, due avanti e due dietro formando una specie di tenaglia che conferisce loro sicurezza durante lo spostamento sui rami. Le zampe anteriori hanno due artigli sul dito esterno e tre in quello interno. In quelle posteriori, per ragioni di equilibrio, la proporzione è invertita.
- Lunghe lingue retrattili, che sono in grado di estroflettere in tempi rapidissimi; la lingua è a forma di clava ed è coperta da una secrezione appiccicosa; può essere catapultata all’esterno raggiungendo in un istante una lunghezza maggiore della lunghezza stessa del rettile. Uno studio del 2004 ha mostrato che la lingua di un camaleonte di Meller (Trioceros melleri) raggiunge una velocità di 6 m/s e si scaglia su una preda distante una volta e mezzo il corpo dell’animale in un decimo di secondo.
- Coda prensile: presente nella maggior parte delle specie, in particolare quelle di maggiori dimensioni.
- Gli occhi dei camaleonti sono mobili e possono ruotare e mettere a fuoco indipendentemente l’uno dall’altro,allineandosi nel momento in cui l’animale punta la sua preda per una visione stereoscopica. Senza spostarsi, il camaleonte è in grado di osservare l’ambiente circostante a 360°. Gli occhi sono coperti quasi interamente dalle palpebre.
- Come i serpenti, i camaleonti sono privi di padiglione auricolare e di orecchio interno. Tuttavia, non sembra siano completamente sordi: possono sentire frequenze comprese tra i 200 e i 600 Hz; alcune specie comunicano con vibrazioni sui rami e suoni a bassa frequenza non udibili dagli esseri umani.
- Il dimorfismo sessuale è molto accentuato tra camaleonti: i maschi sono in genere più appariscenti delle femmine; presentano corna, creste e vistose appendici nasali.
- Le dimensioni variano molto secondo la specie, dai due fino ai 60 cm di lunghezza; animali così diversi, ovviamente avranno delle esigenze gestionali (anche solo di spazio che va messo a disposizione) completamente diverse.
Habitat e abitudini
Vivono nei climi caldi e umidi delle foreste pluviali e dei deserti. Molte specie sono native e presenti in Africa (oltre il 40% nel solo Madagascar), Europa meridionale (Andalusia e Grecia) e in tutta l’ Asia meridionale fino allo Sri Lanka.
Tutte le specie di camaleonti sono diurne e principalmente attive il mattino e nel tardo pomeriggio. I camaleonti sono molto lenti nei movimenti, e accompagnano i loro passi con un caratteristico ondeggiamento avanti e indietro. Sono cacciatori passivi, che rimangono immobili (anche per ore) in attesa di una preda di passaggio. Sono animali solitari, territoriali e spesso aggressivi nei confronti dei loro simili, eccetto che ai fini dell’accoppiamento. Questa è una caratteristica che deve assolutamente essere presa in considerazione evitando di detenere più animali insieme, perche in cattività ed in spazi ristretti finirebbero sicuramente per litigare provocandosi delle lesioni anche mortali.
Il terrario
Ricreare un ambiente simile a quello naturale è una delle maggiori difficoltà nella gestione di questi animali, ed è ciò che rende la loro vita in cattività più breve di quella naturale predisponendoli a numerose malattie gestionali. I camaleonti sono arboricoli, vivono esclusivamente sugli alberi. Il loro terrario dovrà quindi essere prima di tutto sviluppato in altezza e avere degli “alberi” che permettano loro di vivere in modo più naturale possibile (assicuratevi che le piante che inserite all’interno non siano tossiche e che possano essere edibili. Di solito si usano il ficus o il potos). Va da se che il terrario dovrà essere il più grande possibile, in relazione ovviamente alle dimensioni del nostro camaleonte. Altro fattore fondamentale da tenere in considerazione sarà la ventilazione: preferite dei terrari in rete. Come substrato potete utilizzare della fibra di cocco o altro substrato che trovate in commercio; assicuratevi che non sia costituito da particelle eccessivamente piccole che potrebbero essere ingerite accidentalmente durante la caccia e provocare ostruzione intestinale.
Nel terrario, vanno inserite diverse zone basking e zone spot (a temperatura maggiore). Le temperature del terrario vanno ovviamente valutate secondo la specie che si possiede. Alcune necessitano di zone basking a temperatura superiore.
I camaleonti bevono direttamente dalle gocce di acqua sulle foglie, ed è fondamentale ricreare questo effetto tenendo elevate umidità. Questo è un punto molto delicato: assicurare un’umidità elevata garantendo una corretta ventilazione per non creare un ambiente favorevole allo sviluppo di muffe è una delle criticità maggiori nella gestione dei camaleonti. Oggi giorno ci sono dei meccanismi che garantiscono una nebulizzazione automatica costante del terrario…ma si deve avere cura di controllare con igrometri e termometri che tutto sia corretto. L’umidità, con range di variabilità specie specifici dovrebbe essere tra i 50 e il 70 %.
Illuminazione
Richiedono un’esposizione ai raggi UVA e UVB. In commercio ci sono lampade adeguate con emissione da 5% a 10% e, nei mesi in cui le temperature lo permettono un esposizione ai raggi solari diretta (non filtrata da vetri) è fondamentale per mantenere il camaleonte in salute. Gli UVB vanno lasciati accesi a intervalli di 10\12 ore. Le lampade vanno sostituite ogni 6 mesi. Ogni lampada va coperta in modo adeguato per evitare che l’animale accidentalmente si ustioni.
Gli esemplari esposti ai raggi UV mostrano un maggiore appetito e una migliore predisposizione alla caccia e all’accoppiamento, grazie agli effetti positivi sulla ghiandola pineale, fondamentale per la regolazione dei ritmi circadiani.
Alimentazione
I Camaleonti sono insettivori, in natura si nutrono d’insetti prevalentemente (gli esemplari di maggiori dimensioni possono nutrirsi anche di piccoli mammiferi), alcune specie saltuariamente si nutrono anche di elementi vegetali (come il camaleonte caliptrato); in cattività la dieta deve essere costituita da grilli per la maggior parte, locuste, camole e altri insetti. Contrariamente a quanto si pensa non si nutrono di mosche (In Africa molte specie si nutrono regolarmente delle mosche che infestano gli insediamenti degli uomini, come ad esempio presso i mercati: si fa di necessità virtù). Per evitare l’insorgenza di patologie alimentari legate alla scarsa qualità delle prede fornite, è indispensabile curare dettagliatamente l’alimentazione anche di queste ultime: verdura, frutta e calcio devono far parte dell’alimentazione del grillo (o delle altre prede offerte). Nel caso in cui siano di recente acquisto, i grilli vanno sempre alimentati e idratati prima di essere somministrati. La varietà delle prede offerte è importante. Come intervalli di somministrazione è sufficiente una volta al giorno nell’adulto. I piccoli vanno invece alimentati più volte il giorno. Il cibo va messo in un contenitore, possibilmente vicino al ramo. Le prede che non sono mangiate devono essere rimosse.
Riproduzione
La maggior parte dei camaleonti depone uova. Le uova sono solitamente sepolte nel terreno, e vi rimangono per un periodo che può durare fino a 9 mesi. I camaleonti appena nati sono del tutto indipendenti.
Alcune specie, come il camaleontedi jackson, sono ovovivipare, cioè la femmina dopo la fecondazione tiene le uova dentro di sé fino al completo sviluppo degli embrioni.
Mutamenti di colore
I camaleonti sono famosi per il “potere” di adattare il loro colore alla superficie in cui si trovano. Infatti, alcune specie di camaleonti, ma non tutte, possono mutare il colore della pelle. Il fine primo del mutamento di tonalità non è la mimetizzazione, ma la manifestazione di determinate condizioni fisiche o fisiologiche, o di stati emozionali come la paura. Infine, influiscono sulla colorazione anche la temperatura e le condizioni di luce (per esempio la colorazione nera in un camaleonte può essere assunta sia a scopo difensivo sia, nelle prime ore del mattino, per incamerare la maggior quantità di calore possibile. La maggior parte dei camaleonti ha una colorazione che ben si adatta all’habitat di appartenenza. Quando i rettili mutano aspetto, è in genere per distinguersi dallo sfondo, e spiccare agli occhi della potenziale partner. I maschi che competono per una compagna, ingaggiano spesso lotte all’ultimo colpo di colore. Le variazioni cromatiche dipendono da un doppio strato di nano cristalli che riflettono la luce, incorporati nelle cellule della pelle di questi animali. Cambiando la posizione di questi cristalli, sono riflesse lunghezze d’onda diverse.
Curiosità
- Diverse popolazioni africane hanno miti legati al questi animali. Secondo una leggenda del popolo Chewa del Malawi, per esempio, gli dei usarono un camaleonte come messaggero per annunciare agli esseri umani l’esistenza di una vita dopo la morte.
In Madagascar il camaleonte viene visto dalla maggior parte della popolazione con timore e una sorta di soggezione. I Sakalava (tribù del Nord) ritengono infatti che i camaleonti portino in sé gli spiriti cattivi dei morti. - I camaleonti di Labord (Furcifer labordi), un’altra specie endemica del Madagascar, hanno un ciclo vitale che ricorda quello di alcuni insetti, il più corto mai registrato per un vertebrato terrestre. Le uova si schiudono a novembre, con le piogge; gli esemplari raggiungono l’età adulta e si riproducono a gennaio, per deporre le uova a febbraio-marzo. Subito dopo, l’intera popolazione muore, fino all’autunno successivo.
Principali camaleonti in commercio
Il Camaleonte Velato (Chamaeleo calyptratus) è una specie di presente nella penisola Arabica. I maschi adulti possono raggiungere una lunghezza complessiva di 60 cm, la maggior parte degli esemplari tuttavia non supera i 35–45 cm. Le femmine sono più piccole, con una lunghezza media complessiva di poco meno di 30 cm. Il maschio è principalmente di colore verde, con strisce e macchie di colore giallo, marrone e blu. Secondo lo stato emotivo dell’animale, il colore può variare da un verde brillante a un rosso grigiastro. Quando sono stressati, spesso mostrano una forte colorazione, tra cui un giallo acceso e talvolta possono diventare anche completamente neri. Le femmine non recettive e i camaleonti giovani sono generalmente di un colore verde uniforme, con alcune macchie bianche. In cattività le femmine gravide tendono a essere di un verde molto scuro con macchie blu e gialle. I maschi hanno piccoli speroni dietro le zampe posteriori, mentre le femmine ne sono sprovviste. Maschi e femmine hanno entrambi sulle loro teste un’escrescenza decorativa chiamata “casco”. Il casco del maschio è molto più sviluppato di quello della femmina. In natura vivono soprattutto tra i rami degli alberi di Acacia o di Euphorbia, ma anche su altre piante e arbusti. Passa la stragrande maggioranza della sua vita a un’altezza di 1 o 3 m dal suolo, dormendo nei rami più alti. Si nutrono prevalentemente d’insetti ma a volte mangiano anche parti di vegetali per rifornirsi di acqua se sono disidratati. La vita massima è di 4-5 anni per il maschio e di 3-4 per la femmina.
Il Flap necked Chamaleo, o Chamaleo Dilepis o camaleonte orecchiuto è diffuso principalmente nell’Africa sub sahariana. Sia i maschi sia le femmine hanno una lunghezza variabile dai 120 ai 140 mm. I maschi presentano una base della coda più larga e degli speroni sui piedi posteriori. Presenta una cresta continua di piccoli tubercoli triangolari bianchi sulla gola e sul ventre. La colorazione è variabile e può avere delle sfumature verdi, gialle pallide e marroni. La cresta del ventre è bianca e di solito c’è una striscia chiara ai lati. La temperatura ideale dovrebbe essere tra i 25 e i 32 gradi durante il giorno con una zona basking di 35 gradi, di notte la temperatura può scendere fino a 18\22 gradi con un umidità intorno al 50\60 %
Furcifer Outsaleti è un camaleonte endemico nel Madagascar. Con i suoi 65 cm di lunghezza circa (fino a 70 cm i maschi, mentre le femmine generalmente raggiungono solamente i 40 cm) può essere considerato tra le più grandi specie allevate. I giovani maschi hanno una colorazione grigio\marrone, mentre i maschi adulti sono verdi con un casco ben sviluppato sulla testa. Il casco delle femmine è meno sviluppato e la colorazione più variabile (in questa specie sono le femmine che hanno una colorazione più bella con sfumature, verdi, rosse e gialle). Mancanti invece le creste, laterali, gulari o ventrali presenti e caratteristiche di altre specie.
Vive negli ambienti aridi del Madagascar e alcuni esemplari si trovano anche in Kenya. Si può incontrare dal livello del mare sino a 1300 m di altitudine, infatti, occupa una grande varietà di habitat differenti. La testa ha una cresta curva, più grande negli esemplari maschi. Esibisce una livrea di base brunastra o verdognola con sfumature bianche.
Furcifer pardalis, detto anche camaleonte pantera, vive principalmente nelle regioni costiere del Madagascar. E’ molto variopinto, i maschi raggiungono quasi i 60 cm mentre le femmine difficilmente raggiungono i 40. Il casco è meno sviluppato rispetto ad altre specie e il naso ha una caratteristica appendice. I maschi hanno colorazioni molto più vivaci delle femmine. La colorazione varia con la locazione e i differenti motivi cromatici di Furcifer pardalis vengono generalmente chiamati “locality” e prendono il nome in base alla locazione geografica nella quale sono stati rinvenuti. F. pardalis provenienti dalle aree di Nosy Be e Ambanja sono tipicamente blu vivaci, mentre quelli provenienti da Antsiranana e Sambava sono rossi, verdi e arancioni. Le aree di Maroantsetra e Tamatave possiedono prevalentemente esemplari rossi. Esistono molte altre colorazioni e i motivi si variano sia tra regioni diverse sia all’interno di una specifica regione. Le femmine di F. pardalis generalmente rimangono color marrone chiaro o marrone indipendentemente dalla regione dalle quali provengono, ma ci sono piccole differenze nella colorazione e nei motivi. E’ una delle specie più diffuse in cattività.
Il camaleonte di Jackson o camaleonte cornuto (Trioceros jacksonii) è diffuso in Africa orientale. Il maschio si riconosce agevolmente per la presenza di tre caratteristici corni sulla testa, mentre la femmina ne ha uno più piccolo davanti agli occhi.
Misura circa 30 cm di lunghezza ed ha una colorazione verde bottiglia.
Il camaleonte di Jackson non è molto grande, infatti, arriva a misurare solo 10 cm.
È l’unica specie di camaleonte ovovivipara
Principali problemi di salute
I camaleonti dovrebbero essere osservati con attenzione tutti i giorni per rilevare prontamente anche minime alterazioni dell’aspetto e del comportamento, come un cambiamento di colore, una riduzione dell’appetito, una diminuzione del livello di attività. Questi cambiamenti possono essere la prima indicazione di stress o di problemi medici. E’ fondamentale agire precocemente per avere maggiori possibilità di successo. Attendere che il camaleonte sia visibilmente malato, con perdita di peso e disidratazione (ad esempio, infossamento degli occhi), di solito si traduce in scarse possibilità che le cure siano efficaci.
Cosa controllare
Occhi: I camaleonti sani durante il giorno tengono gli occhi aperti e si guardano costantemente intorno. I problemi agli occhi possono essere segni precoci d’infezioni respiratorie o problemi nutrizionali. Occhi infossati indicano di solito disidratazione e/o deperimento.
Bocca: eventuali asimmetrie della bocca sono l’indicazione di un problema. Valutare sempre variazioni delle abitudini alimentari. Se un camaleonte smette di alimentarsi anche solo per 24 ore è da ritenersi un problema e va portato rapidamente dal veterinario.
Corpo: Sono anormali asimmetrie, gonfiori, ulcerazioni, in particolare della bocca e delle zampe. Eventuale pelle vecchia ritenuta a livello di zampe, dita e coda va delicatamente rimossa, per evitare che ostacoli la circolazione sanguigna e causi necrosi con perdita delle dita o parti di esse.
Sistema muscolo-scheletrico: è fondamentale valutare sempre la forza di prensione sulle zampe e in genere del soggetto. Un camaleonte troppo debole per salire, o per restare sul ramo, è gravemente malato e deve essere visto al più presto. A volte l’incapacità a restare sul ramo dipende da ferite o fratture alle zampe o da una carenza cronica di calcio, cose che hanno sicuramente una prognosi più favorevole, ma in generale, l’incapacità di restare aggrappato è un segno molto prognostico negativo. Gonfiori anomali e scarsa potenza muscolare possono essere segni precoci di carenze di calcio e malattia ossea metabolica. Ricordiamoci che la lingua è un muscolo. L’incapacità di esteriorizzarla è sempre un problema.
Alterazioni del colore persistenti e associate a un cattivo stato di nutrizione non sono normali. Alterazioni focali di alcune zone non sono normali e il soggetto richiede una visita veterinaria.
La maggior parte delle patologie sono legate ad errori gestionali, sia dovuti a “stabulazioni” inadeguate, sia dovuti a problemi alimentari.
Carenze di calcio e vitamina A conseguenti ad una dieta povera e mal bilanciata. Molto spesso si presentano con infezioni al cavo orale caratterizzate da un ipersalivazione, cattivo odore e impossibilità a esteriorizzare la lingua. La malattia ossea metabolica è un’altra evenienza frequente. Malattia complessa legata a un alterato metabolismo del calcio (https://www.vncvet.it/2017/09/11/calcio-fosforo-vitamina/): generalmente appaiono letargici, con perdita di appetito nelle fasi iniziali.