I denti del criceto (che insieme ai topi e ai ratti appartiene all’ordine dei miomorfi) sono 16 in totale, 2 incisivi superiori e due incisivi inferiori dotati di radici aperte, quindi continuano a crescere per tutta la vita, 0 canini 0 premolari, tre molari superiori e tre molari inferiori per ogni emiarcata. I molari, diversamente dagli incisivi, hanno radici chiuse, di conseguenza una volta emersi non crescono più. Questa caratteristica è comune ai roditori, mentre nei lagomorfi (conigli) e negli istricomorfi (cavie\cincilla\degu) anche i denti masticatori sono a crescita continua.
Formula dentale: 1003\1003
La particolare conformazione fisica dei miomorfi conferisce loro una mobilita rostro caudale (avanti e indietro) della mandibola molto accentuata, tanto che durante la masticazione spesso questa sub lussa anteriormente.
INCISIVI
Gli incisivi inferiori sono più lunghi dei superiori e presentano una colorazione aranciata fisiologica. Spesso subiscono una decolorazione (diventano bianchi), anche questo sembra rientrare nella normalità. Molto spesso i criceti, in particolare dopo una certa età, sviluppano problemi di mal occlusione. Non c’è più la normale superficie masticatoria, questo porta a un allungamento eccessivo con difficoltà e incapacità di alimentarsi correttamente. Le patologie che colpiscono i denti incisivi possono essere secondarie a traumi, se per esempio tentano di mangiare qualcosa di eccessivamente duro o rosicchiano le sbarre della gabbia. Una volta che il dente incisivo si rompe, la sua crescita può non essere in asse, crescere verso l’interno lesionando la lingua, il palato o la guancia. Possono esserci anche delle cause secondarie che portano a un disallineamento dell’asse temporo mandibolare con crescita irregolare. Per esempio la presenza di masse in cavità orale, o in prossimità, o problemi a carico dei denti masticatori che deviano l’allineamento degli incisivi, come ascessi ai molari.
MOLARIFORMI
Anche i denti masticatori del criceto devono essere sottoposti a ispezione attenta durante la visita clinica perché possono andare incontro a problemi: nonostante non continuino a crescere possono fermarsi dei residui di cibo (come nel cane e nel gatto) che danno origine a delle infezioni che esitano molto spesso in ascessi. Gli ascessi si rendono visibili come tumefazioni anche molto voluminose a livello della testa. Viste le piccole dimensioni, è difficile pulire i loro denti.
I criceti sono poi dotati di sacche guanciali poste lateralmente che servono da magazzino di cibo. Queste sacche possono infettarsi per impaccamento di materiale alimentare, non sempre adeguato, e possono prolassare.
Come sempre in tutti questi casi è bene rivolgersi al proprio veterinario esperto in animali non convenzionali che saprà scegliere con voi l’iter terapeutico migliore.