L’alimentazione è una parte fondamentale nella gestione di un animale, qualsiasi sia la specie di cui ci si sta prendendo cura, è importante che la sua dieta sia adeguatamente formulata per soddisfare tutte le sue esigenze.
L’acqua deve sempre essere a disposizione, fresca, pulita e sostituita ogni giorno indipendentemente dal suo consumo. Nel caso in cui l’acqua del luogo sia particolarmente dura, sarebbe importante fornire un alternativa in bottiglia in quanto questi animali facilmente possono presentare problematiche alle vie urinarie.
Il criceto è un onnivoro, quindi si nutre sia di alimenti vegetali che, in piccole quantità anche di alimenti di origine animale. L’alimentazione deve essere molto varia: quasi tutti gli alimenti che si trovano in commercio tendono ad eccedere in semi di girasole che sono molto grassi e predispongono all’obesità oltre che a causare forti carenze vitaminiche. I misti di semi vanno bene a patto che vengano somministrati in quantità ridotte in modo che il criceto termini la razione nell’arco della giornata. In commercio ci sono anche delle formulazioni pelletate più equilibrate rispetto ai soli semi. I piccoli appena svezzati potrebbero avere delle difficolta a masticare i pellets, potrebbe esserci quindi la necessità di spezzettarlo per renderlo più accessibile.
I criceti si alimentano spesso, e nell’arco della giornata sono in grado di consumare anche 10-15 grammi di cibo. In natura la loro principale attività è la ricerca del cibo e ricoprono lunghe distanze dalla tana per accumularne la maggior quantità possibile, che immagazzinano nelle tasche guanciali per poi farne dispensa nella loro tana; vivono infatti in posti molto rustici con scarsità di cibo. Tale abitudine viene mantenuta anche in cattività, nonostante l’alimento sia sempre presente anche in quantità più che sufficienti per il loro sostentamento. Un eccesso di cibo, spesso della consistenza errata, può esitare in un impaccamento della tasche guanciali che possono infettarsi, ma anche lacerarsi. Nel caso in cui si osservi una persistenza di una tasca repleta per più tempo, associata da un cattivo odore proveniente dalla stessa, è opportuno portare subito il criceto da un veterinario che eseguirà un controllo approfondito e se necessario uno svuotamento con dei lavaggi della stessa.
Il fabbisogno nutrizionale di un criceto prevede una dieta composta da circa il 60\65% di carboidrati, il 16\24 % di proteine e il 5\7% di grassi. Una dieta scorretta predispone a diverse patologie nutrizionali come l’ipovitaminosi E, la miodistrofia e altre patologie cardiache. Ogni giorno dovrebbero essere somministrati dei pezzettini di frutta e verdura, cereali e alcuni alimenti di origine animale da variare (yogurt, ricotta, formaggio tipo caciotta, crocchette per gatti anziani o anche camole\insetti per rettili); tutti gli alimenti nuovi vanno somministrati con cautela in modo da non causare squilibri da un punto di vista digestivo e la quantità somministrata dovrebbe essere consumata nell’ arco della giornata; in particolare la frutta e la verdura non mangiate andrebbero tolte al massimo entro qualche ora per evitare che deteriorino.
ERRORI COMUNI
- Somministrare cibo in eccesso: il criceto può scegliere cosa mangiare, prediligendo alimenti, come i semi di girasole, che consumati in quantità eccessiva possono causare le problematiche sopra descritte.
- I criceti pesano meno di 100 grammi, quantità che per noi sono irrisorie, tipo un piccolo pezzo di formaggio, per loro, rapportate al peso possono essere un’enormità.
- Dimenticare di somministrare e sostituire l’acqua: soprattutto durante il periodo estivo la presenza di acqua va sempre controllata. La disidratazione può causare la morte in poco tempo.
- Somministrare prodotti di consumo umano come biscotti e cioccolata