Negli ultimi anni l’aspettativa di vita dei nostri piccoli amici domestici si è notevolmente allungata. Tale allungamento è probabilmente legato al miglioramento delle conoscenze riguardo la gestione, l’alimentazione e le cure veterinarie.
Quando si ha a che fare con animali anziani, cambiano le abitudini e le cure che si devono avere ed è fondamentale conoscere le principali patologie per accorgersi rapidamente se c’è qualcosa che non va e correre ai ripari.
IL CONIGLIO GERIATRICO
Come in tutti gli animali, l’invecchiamento è un processo individuale: le condizioni fisiche con cui i conigli raggiungono un’età avanzata variano notevolmente; alcuni soggetti a 10 anni mostrano una forma fisica eccellente, altri a due\tre anni mostrano visibilmente segni di decadenza fisica.
Non esistono elementi obiettivi per stabilire l’età in conigli che hanno terminato l’accrescimento.
Non esistono dati scientifici per stabilire quando un coniglio può considerarsi anziano anche se in linea di principio possiamo definire geriatrico un paziente che ha superato i sette anni dì età. Infatti se fino a pochi anni fa la vita media era considerata 5\6 anni, ormai l’aspettativa di vita si è alzata a 10\12 anni.
In un coniglio anziano possiamo osservare
- Mantello in condizioni non ottimali
- Variazioni nella colorazione del manto
- Perdita del tono muscolare e riduzione ponderale\obesità in alcuni soggetti
- Rallentamento dei movimenti
- Riduzione dell’agilità
- Aumento delle ore dedicate al riposo
PRINCIPALI PATOLOGIE GERIATRICHE:
PATOLOGIE DENTALI:
Le patologie dentali non sono diretta conseguenza del tempo che passa; come è ormai noto sono strettamente legate alla genetica e all’alimentazione: conigli molto anziani possono avere una dentatura perfetta se l’ alimentazione è stata corretta per tutta la vita; tuttavia la malattia dentale può aggravarsi in conigli anziani per un’ alterazione della crescita dentale, in soggetti che già non sono perfetti, tanto da impedire all’animale di alimentarsi spontaneamente e questo può richiedere delle attenzioni particolari. Ai conigli che non possono più alimentarsi con fieno e verdure possono essere somministrati pellets inumiditi o alimenti specifici per l ’ alimentazione assistita che spesso assumono spontaneamente. Possono essere somministrati anche vegetali adeguatamente sminuzzati.
PATOLOGIE OCULARI:
La cataratta è un evenienza molto comune nel coniglio anziano. I conigli colpiti possono essere riluttanti al movimento, in particolare in ambienti nuovi (sono ipovedenti), e possono mostrare un’ipersensibilità alla luce. Generalmente non si tratta di una patologia dolorosa e non è richiesto trattamento a meno che non si sviluppi un glaucoma secondario. Si consiglia di effettuare cambiamenti minimi nell’ambiente in cui vivono in modo che riescano ad orientarsi ancora senza grossi problemi nonostante la riduzione della vista.
Anche la dacriocistite bilaterale può essere più evidente in un animale anziano; legata a un ostruzione del dotto nasolacrimale si può risolvere agevolmente tramite il lavaggio di quest’ultimo a patto che non ci siano problemi dentali sottostanti, e l’utilizzo di colliri antibiotici specifici.
PROBLEMI RESPIRATORI:
Le patologie respiratorie croniche si vedono occasionalmente in conigli anziani: la difficoltà respiratoria può essere legata al riacutizzarsi di infezioni croniche da pastorella per esempio, oppure a patologie più gravi legate alla presenza di masse in torace (timomi\linfomi) che riducono la capacità polmonare e rendono più difficoltosa la respirazione. I sintomi clinici sono generalmente alterazione del modo in cui l’animale respira, respirazione a bocca aperta, rantoli o occasionalmente tosse.
PATOLOGIE CARDIACHE:
La difficoltà respiratoria può essere legata anche a problemi cardiaci che possono dare tosse, dimagrimento e riluttanza al movimento. La diagnosi prevede un’attenta auscultazione che può evidenziare variazioni del ritmo cardiaco, l’elettrocardiogramma e nei casi più gravi anche l’ecocardiografia.
PATOLOGIE MUSCOLOSCHELETRICHE:
L’ Osteoartrite (o malattia articolare degenerativa) e la spondilosi (malattia degenerativa non infiammatoria della colonna vertebrale che porta alla formazione di osteofiti, ovvero escrescenze ossee, a carico delle vertebre in particolare della regione lombare) sono comuni nei conigli anziani. La patologia è di facile diagnosi attraverso una semplice radiografia. I sintomi sono legati al dolore e sono
- Riluttanza al movimento: atrofia muscolare, pododermatite
- Incapacità di saltare (ad esempio sui mobili, o di fare le scale)
- Incapacità di curare il mantello con conseguente dermatite perineale da urine e feci (l’animale fa fatica a piegarsi e raggiungere la zona; anche difficoltà nell’ingestione dei ciecotrofi)
La terapia consiste nella somministrazione di farmaci antiinfiammatori. Sembra che la glucosamina possa prevenire nel lungo termine l’insorgenza e la manifestazione delle patologie degenerative.
La spondilosi negli stadi terminali può esitare nella paresi\paralisi: l ‘animale, in questo caso, deve essere costantemente assistito e curato dai proprietari. Tale condizione può provocare incontinenza e imbrattamento, va quindi pulito e asciugato, in particolare durante il periodo estivo per evitare che si verifichi un’infestazione da larve di mosca (condizione estremamente grave).il coniglio va sistemato in superfici non scivolose, pulite e assorbenti, la cute va protetta con prodotti specifici e se necessario per tenere più pulita la parte va rasato. Nel caso in cui non riesca a ingerire i ciecotrofi va aiutato in questa importante attività. Tutte le cure che vengono somministrate devono tenere conto della qualità di vita dell’animale: nel rispetto della dignità e del benessere.
INSUFFUCIENZA RENALE:
L’insufficienza renale è una patologia progressiva che spesso colpisce il coniglio anziano ed è destinata a peggiorare nel tempo. Negli stadi iniziali la patologia può essere asintomatica, diversamente dal cane e dal gatto non causa una riduzione dell’appetito. Generalmente continua a mangiare ma perde peso e si può osservare un aumento della sete e dell’urinazione nelle fasi avanzate. Spesso gli esami del sangue non sono alterati, è importante effettuare degli esami specifici sulle urine. La terapia è una terapia di supporto: non si guarisce dall’insufficienza renale, e consiste nella fluido terapia, e nell’utilizzo di farmaci che aiutano la funzionalità renale.
PODODERMATITE:
Spesso i conigli anziani con problemi di spondilosi e incontinenza tendono a restare fermi su un substrato bagnato di urina e feci. Tale situazione può esitare nello sviluppo di pododermatite: il dolore di questa condizione rende ancora più drammatico il quadro, peggiorando la staticità e la condizione in se.
La patologia può manifestarsi in diversi gradi: da un semplice arrossamento a gravi ulcere che possono provocare l’infezione anche dei segmenti ossei sottostanti. La gestione prevede il mantenimento dell’animale su di un fondo di abbondante fieno sempre pulito o su un panno assorbente che riveste un fondo molto morbido. Le lesioni vanno medicate con soluzioni disinfettanti e creme antibiotiche, nei casi più gravi vanno somministrati anche degli antibiotici sistemici e le zampe vanno tenute fasciate e medicate quotidianamente. Se l’infezione coinvolge le strutture più profonde (tendinee e ossee) sarà necessaria una pulizia chirurgica, e la prognosi in questo caso è sempre riservata.
OBESITA’
L’obesità è una condizione che si sviluppa frequentemente negli animali anziani che vengono alimentati con le stesse razioni, ma hanno un attività notevolmente diminuita. L’obesità sicuramente non provoca la morte dell’animale in se, ma aggrava altre patologie come la pododermatite, la spondilosi e le patologie cardiache
TUMORI
Contrariamente a quanto si pensa i tumori stanno diventando sempre più frequenti nei conigli di una certa età; non solo neoplasie a carico dell’apparato riproduttivo (facilmente prevenibili con la sterilizzazione, ormai una routine nei nostri animali) ma anche a carico del torace (timomi\linfomi) del tratto gastroenterico (linfomi), a livello cutaneo (fibrosarcomi), e a livello mammario.
La gestione del coniglio anziano prevede dei controlli ripetuti e un piano di screening
Dopo i 5\6 anni d ‘età l’animale andrebbe controllato da un veterinario esperto almeno due volte all’anno e andrebbero eseguiti degli esami di screening almeno una volta all’anno che prevedono
- Esami ematobiochimici
- Esami delle urine
- Radiografia del torace
- Ecografia dell’addome
Monitoraggio a casa: tenere controllato il peso mediante pesata periodica in modo da accorgersi di cali ponderali e tenere sotto controllo tutte le possibili variazioni nella normale routine (potenzialmente tutte le deviazioni dal normale comportamento possono mascherare un problema più serio). In particolare
- Variazioni nella normale emissione di feci\urine
- Variazioni nell’assunzione di acqua\cibo
- Difficoltà nella prensione dell’alimento
- Rifiuto del cibo
- Perdita di peso
- Mantello in condizioni scadenti
- Starnuti e tosse
- Difficoltà respiratorie
- Lacrimazione oculare
Somministrare sempre una dieta povera in calorie e ricca in fibre, come dovrebbe essere sin dalla giovane età, limitando anche la somministrazione di alimenti ricchi in calcio (che potrebbero aggravare i problemi renali con calcificazioni e calcoli). Attenzione anche alla qualità dell’acqua che si somministra. Mantenere il coniglio in un ambiente confortevole e pulito (e soffice in caso di problemi articolari); stimolare il movimento rendendo giocosa l’esplorazione e l’intelletto. Se necessario aiutare il mantenimento del tono muscolare mediante specifici esercizi di fisioterapia.
IL FURETTO GERIATRICO:
Anche se il furetto può mirare tranquillamente al raggiungimento dei 12 anni di vita, inizia a manifestare i primi problemi legati all’età intorno a 4\5 anni, molto prima di cane, gatto e coniglio. Per questo motivo si consiglia di tenere sotto stretto controllo con esami di routine tutti i furetti a partire dal 5 anno d’età.
I primi segni l’legati all’avanzamento dell’età sono comuni alla maggior parte degli altri animali ed includono
- Riluttanza al movimento
- Aumento delle ore di riposo
- Variazione del colore del pelo
- Riduzione dell’appetito
- Diminuzione della vista e dell’udito
PRINCIPALI PATOLOGIE DEL FURETTO ANZIANO
NEOPLASIE
Sfortunatamente l’insorgenza di patologie tumorali nel furetto è frequente ad ogni età, anche se aumenta con l’aumentare degli anni. Le patologie cutanee si rendono evidenti come masse, rigonfiamenti che possono interessare diverse parti del corpo e possono essere più o meno visibili: è per questo che tutte le tumefazioni devono essere guardate con sospetto e fatte analizzare dall’occhio clinico di un veterinario che spesso dovrà effettuare dei test diagnostici per individuarne la natura; solo con la visita non si può con certezza sapere di cosa si tratta. Le neoplasie interne sono invece più subdole, spesso non danno sintomi fino a che le dimensioni non sono tali da provocare alterazioni significative e per tale motivo devono essere eseguite delle procedure di monitoraggio più specifiche. Le più comuni neoplasie che possono colpire il furetto sono
- Il linfoma\linfosarcoma: neoplasia con interessamento linfonodale che a seconda del distretto coinvolto può avere una sintomatologia variabile.
- L’insulinoma: si tratta di una forma molto comune nel furetto che colpisce una particolare popolazione cellulare del pancreas con una eccessiva produzione di insulina e conseguente ipoglicemia. L’ipoglicemia provoca delle crisi ipoglicemiche nel furetto che possono manifestarsi come debolezza generalizzata fino alla paralisi completa del treno posteriore e crisi epilettiche per mancanza di supporto energetico al cervello.
- Patologie tumorali a carico delle ghiandole surrenali: l’alterata funzionalità della surrene determina un aumento della produzione degli ormoni sessuali che si manifesta generalmente con sintomatologia che può variare da un semplice prurito, alla perdita del pelo (inizialmente dalla coda ma che può estendersi a tutto il corpo), ritorno in calore (gonfiore della vulva nella femmina e iperestrogenismo con anemia da depressione midollare), patologie prostatiche nel maschio.
- Mastocitoma: si tratta di una patologia cutanea generalmente benigna (diversamente che dal cane e dal gatto) che si tratta con una chirurgia.
PROBLEMI CARDIACI:
Le patologie cardiache sono sotto diagnosticate nel furetto; tutti i furetti a partire dal 5 anno dovrebbero subire un ecocardiografia per individuare e trattare i principali problemi cardiaci. La principale patologia cardiaca del furetto è la cardiomiopatia dilatativa: il muscolo cardiaco si assottiglia e non è più in grado di contrarsi con sufficiente energia.
PATOLOGIE DENTALI:
Come in altri animali le patologie dentali sono all’ordine del giorno nei furetti dopo una certa età: il tipo di alimentazione e la mancanza di un’igiene dentale corretta favoriscono l’accumulo di tartaro che può portare a gengiviti e infezioni del cavo orale. Programmare periodicamente una detartrasi e aumentare l’igiene dentale può ridurre questo problema e rallentarne l’insorgenza.
ALETRAZIONI METABOLICHE
L’insufficienza epatica e renale sono comuni nel furetto anziano. Si tratta di patologie progressive, difficilmente curabili, che richiedono una terapia di supporto per aiutare la funzionalità dell’organo. Normali esami ematobiochimici e delle urine possono aiutare nell’identificazione del problema, nella stadiazione e nella tipologia di terapia da effettuare.
E’ importante avere la massima cura del furetto anziano, cercando di individuare il prima possibile le minime variazioni. L’ambiente di vita va protetto ancora di più del solito in modo da rendere tutto più sicuro e limitare i cambiamenti.
Gli esami di routine e le visite periodiche vanno programmate con il veterinario in relazione al tipo di patologia presente.
LA CAVIA GERIATRICA
Anche la prospettiva di vita della cavia, nell’arco del tempo per una sempre miglior gestione dal punto di vista dell’ambiente, dell’alimentazione e delle cure veterinarie, ha subito un incremento. Possono tranquillamente raggiungere anche i 9 anni di vita e si considera geriatrico un paziente sopra i sei anni di età.
I segni del passare del tempo sono gli stessi che accomunano i vari animali e si parla di letargia, riduzione del peso corporeo e aumento dei riposini quotidiani.
PRINCIPALI PATOLOGIE DELLA CAVIA GERIATRICA:
CISTI OVARICHE
Abbastanza comuni nelle cavie adulte possono manifestarsi con alopecia bilaterale (ma non solo) e ingrossamento dell’addome. La diagnosi è ecografica e la soluzione è chirurgica. La sterilizzazione preventiva, nonostante possa spaventare molti è una buona soluzione.
IPERTIROIDISMO
Patologia frequente nelle cavie dopo i 5 anni di età è di difficile diagnosi: si manifesta con un incremento dell’attività, dell’appetito, a volte alopecia e una perdita di peso considerevole. La tiroide può anche essere sede di patologie tumorali, nonostante siano rare.
NEOPLASIE
Le neoplasie cutanee sono abbastanza comuni; frequenti neoplasie a carico degli organi genitali, neoplasie mammarie anche nel maschio.
ARTRITE E SPONDILOSI
Alla stregua del coniglio possono colpire anche la cavia patologie degenerative dell’apparato scheletrico che portano a una riduzione dell’esercizio fisico e questo può predisporre all’insorgenza di patologie secondarie come la PODODERMATITE, frequente più che nel coniglio anche per il carattere schivo e riservato di questi animali
PATOLOGIE CARDIACHE, RENALI E CATARATTA sono patologie da tenere sotto controllo anche nella cavia in età senile.
Le attenzioni e le cure sono le medesime che per coniglio e furetto: maggior cura nella gestione casalinga e maggior attenzione nei cambi di routine
IL RATTO GERIATRICO
Il Ratto, raggiunge l’età senile intorno ai due anni 2,5 anni, anche se, come per le altre specie prese in considerazione, la longevità, stimata in rapporto alla lunghezza della vita, è aumentata anche per lui e non è raro trovare dei vecchietti che raggiungono comodamente i 3 anni, 3 anni e mezzo. Con l’aumento delle prospettive di vita, grazie a un miglioramento della gestione e a piani di profilassi mirati, sono aumentate le patologie legate all’anzianità.
Solitamente il ratto anziano può essere obeso, a causa di una riduzione del movimento per patologie osseo articolare che causano dolore durante la deambulazione, o eccessivamente magro, a causa di diverse problematiche che limitano l’assorbimento delle sostanze nutritive o limitano l’assunzione di cibo.
PRINCIPALI PATOLOGIE DEL RATTO GERIATRICO:
PROBLEMI NEUROLOGICI:
I problemi neurologici sono abbastanza comuni nel ratto dopo i due anni.
- La sindrome vestibolare (infezione dell’orecchio interno) in realtà può colpire i ratti di tutte le età, dà la caratteristica inclinazione della testa di lato e generalmente prevede una pulizia chirurgica della bolla timpanica
- La radiculoneuropatia colpisce i ratti dopo i due anni e è caratterizzata da una degenerazione delle radici nervose del midollo spinale, che causa una paralisi progressiva del treno posteriore con perdita della tonicità muscolare.
I ratti che non riescono a muoversi vanno aiutati a pulirsi, altrimenti l’imbrattamento da feci e urine provocherebbero delle infezioni poco compatibili con la vita.
PROBLEMI RENALI
Nel ratto è frequente l’insufficienza renale cronica. I sintomi sono dati da un aumento della sete e dell’emissione di urina; inoltre possono esserci difficoltà respiratorie per la presenza di versamento in torace\addome.
PROBLEMI CARDIACI
La cardiomiopatia progressiva murina colpisce prevalentemente i ratti maschi anziani.
NEOPLASIE
Le neoplasie nel ratto sono molto frequenti; l’apparato più colpito è l’apparato genitale, non solo a carico degli organi interni e della ghiandola mammaria, ma anche a carico degli organi genitali veri e propri (vulva e pene); frequenti sono anche le neoplasie cutanee e a carico del sistema nervoso centrale.
Gli animali anziani, indipendentemente dalla specie, richiedono molte più attenzioni e cure degli animali giovani. Spesso vanno aiutati a svolgere le principali funzioni quotidiane e necessitano di piani di controllo sanitario mirati. Non è sempre facile prendersene cura ma il loro affetto incondizionato ci saprà ricompensare.