La formula dentaria del cane prevede due dentizioni:
- I denti primari che sono 28 (3 incisivi, 1 canino e 3 premolari per lato sia superiormente che inferiormente)
- I denti permanenti che sono 42 (3 incisivi, 1 canino, 4 premolari e 2 molari superiormente e 3 molari inferiormente).
I cuccioli nascono sprovvisti di denti. L’eruzione inizia intorno a due tre settimane d’ età e è completa intorno ai 55 giorni. Il cambio dei denti (con piccole variazioni a seconda della razza) avviene intorno i 5 mesi. I primi denti definitivi sono i premolari, quasi contemporaneamente agli incisivi superiori e inferiori. Lo sviluppo dei denti permanenti si completa intorno ai 6\7 mesi.
A volte i denti decidui non vengono persi (a causa del fallimento del meccanismo d ‘azione che porta alla lisi della radice del dente deciduo) e ci si trova di fronte alla compresenza di due denti. La persistenza dei denti decidui, in particolare dei canini, può portare in seguito a gravi problemi di occlusione, con deviazione della crescita del dente permanente, erosione ossea e fistole oro nasali. Inoltre la persistenza dei denti da latte favorisce l’accumulo di residui alimentari, con riduzione delle condizioni igieniche che danno origine a gengiviti e stomatiti. (In questo caso l’estrazione del dente da latte è fortemente consigliata)
LA MALATTIA PARODONTALE.
Col passare del tempo, una scarsa igiene e una scorretta gestione alimentare danno luogo a una serie di cambiamenti legati all’ infiammazione e alla perdita del supporto a carico delle strutture profonde dei denti.
La malattia paradontale origina perché particelle di cibo e batteri si raccolgono lungo il bordo gengivale formando la placca. Se la placca non viene rimossa, i minerali nella saliva si combinano con la placca e si forma il tartaro, che aderisce tenacemente ai denti. La placca inizia a mineralizzare già dopo 48 ore dalla sua formazione. Il tartaro è irritante per le gengive e causa un’infiammazione chiamata gengivite che si manifesta come un arrossamento della gengiva adiacente ai denti.
Se il tartaro non viene rimosso, si accumula sotto le gengive, separando le gengive dai denti e formando delle “tasche”. Tutto questo può essere molto doloroso e può portare alla perdita dei denti, all’insorgenza di infezioni, alla formazione di ascessi e a osteolisi.
QUALI FATTORI INFLUENZANO LO SVILUPPO DELLA MALATTIA PARODONTALE?
Numerosi fattori giocano un ruolo nella formazione della placca, tartaro, e lo sviluppo della malattia paradontale. Questi includono:
- L’età e lo stato di salute generale: la malattia paradontale colpisce più comunemente animali più vecchi.
- Dieta: vari studi dimostrano che il cibo secco (crocchette) possa essere più utile del cibo umido nel prevenire l’accumulo di placca sul dente; l’abitudine del cane di masticare “giochi-commestibili” o dental-stixs (barrette edibili per l’igiene orale) possono aiutare nella prevenzione
- La razza e l’allineamento dei denti: i cani di piccola taglia e le razze brachicefale sono spesso più a rischio di malattia paradontale, dal momento che hanno denti molto più ravvicinati fra loro, cosa che si traduce in un maggior accumulo di placca.
- Cura quotidiana dell’igiene orale: la spazzolatura regolare dei denti del cane può ridurre notevolmente l’accumulo di placca e lo sviluppo di tartaro, riducendo così il rischio di malattia paradontale.
- Bocca-ambiente: i cani che respirano molto a bocca aperta tendono ad avere un tartaro molto tenace per la continua disidratazione del cavo orale. In generale, poi, più acida risulta essere la saliva e più rapida risulta essere la formazione della placca. Il numero ed il tipo di batteri presente nel cavo orale influenza poi in modo sostanziale l’evoluzione della malattia paradontale.
QUALI PROCEDURE VETERINARIE VENGONO UTILIZZATE PER TRATTARE LA MALATTIA PARODONTALE?
Il trattamento dipende dalla gravità (grado) del problema. La malattia dentale può essere di grado lieve e caratterizzata solamente da un lieve arrossamento gengivale, oppure molto grave e in questo caso richiede una pulizia dentale più o meno invasiva. La cavità orale viene sottoposta ad un esame con l’animale in anestesia.
La placca ed il tartaro vengono rimossi dai denti, sia sopra che sotto il margine gengivale, con apposito apparecchio ad ultrasuoni. I denti vengono poi lucidati per rimuovere i graffi microscopici eventualmente presenti sulla superficie dello smalto, che possono predisporre alla formazione di nuova placca. Ogni singolo dente e tutta la cavità orale sono sottoposti ad attenta verifica per rilevare la presenza di ogni possibile malattia. Il sondaggio delle tasche paradontali, la valutazione dei radiogrammi per il riassorbimento osseo, la presenza di ascessi, la perdita di stabilità del dente possono portare alla decisione di estrarre uno o più denti.
La cosa importante nella malattia periodontale è LA PREVENZIONE. Anche se viene effettuata una pulizia dentaria, l’igiene orale è fondamentale per limitare il numero di interventi dentari che per ovvie ragioni nel cane, diversamente che nell’uomo, vanno effettuati in anestesia. Per cui ci si DEVE ARMARE DI SPAZZOLINO, DENTIFRICIO E TANTA TANTA PAZIENZA E BUONA VOLONTA.